Ultimamente mi capita spesso di parlare con persone che cercano foto su sfondo bianco o che vogliono comprarne uno, magari su Amazon. Sembra così facile che quasi lo si da’ per scontato: se vuoi uno sfondo bianco, trova una parete bianca e boom, fatto. E’ capitato pure a me, all’inizio, di pensarla così semplice. Partivo con le migliori intenzioni, una bella foto alla Oliviero Toscani, di quelle con lo sfondo immacolato: e invece mi ritrovavo con qualcosa che sembrava uno sfondo panna o, alla peggio, con sfumature colorate.
Che ci crediate o no, questo è uno sfondo “bianco”, prima di venire illuminato dal flash che ho dietro la schiena.
Ci ho dovuto sbattere un po’ la testa ma alla fine ho capito il problema. Così ho scritto queste righe come guida a chi, come me, ha cercato invano lo sfondo bianco. E prima ancora di spiegare come ottenerlo, ti dico subito che farlo col telefonino potrebbe essere complicato (non impossibile, ma più difficile di quanto sembri).
Anzitutto spieghiamo perché è così difficile ottenere il bianco puro in un ritratto: cercherò di essere meno nerd possibile! E prima di addentrarci nella spiegazione, per “corredare” l’articolo ho dovuto fungere pure da modello. Non il massimo della vita, ma questo passava il convento :D
Le camere, appena nate, non vedono a colori: vedono luce in forma di sfumature di grigio. Dal nero pesto al bianco della accecante, e tutte le sfumature che ci sono in mezzo. Ma sfumature di grigio, non di altri colori.
La capacità di registrare i colori avviene, in un secondo momento, grazie a filtri di tre colori diversi (rosso, verde e blu) disposti a mosaico sopra il sensore. Quando la luce entra attraverso la lente, colpisce il sensore e ricrea i colori della realtà nella foto. È una funzione simile a quella degli occhiali 3D al cinema. (Passami l’analogia)
Ecco, ora torniamo pensiamo al nostro sfondo bianco. La camera non lo percepirà uniformemente bianco, come lo vediamo noi, ma come un “segnale luminoso” che passa attraverso questo mosaico di filtri colorati da interpretare nella maniera più fedele possibile.
La domanda è: quanto è luminoso, di suo, un muro bianco? Ovviamente, dipende tutto da quanta luce riflette! Se ci batte il sole, tanto! Se si trova all’ombra, pochino. La macchina fotografica è stupida, e non lo sa cosa sta fotografando, quella scatta e basta: se gli fai fotografare un muro bianco quella ragionerà sempre in termini di grigio e ti restituirà un muro più o meno luminoso a seconda di quanta luce riflette. A questo punto avrai capito dove sto andando a parare: se vuoi uno sfondo bianco… lo devi illuminare! E lo devi illuminare per conto suo! Sì perché, una volta che raggiungi il bianco, in termini fotografici, non ci sono più informazioni luminose, non c’è più nulla, c'è soltanto bianco: il bianco puro è il punto di non ritorno dell’istogramma.
Quindi cercare un muro illuminato dal sole e metterti di spalle a quel muro potrebbe non essere una soluzione efficace (cioè il muro sarà sicuramente luminoso, ma pure la tua faccia sarà una lampadina).
Per quanto possa suonare paradossale, il bianco non è un colore naturale, per un sensore. Proprio così: il colore che più di tutti esprime la semplicità e la naturalezza, in fotografia è forse il colore più complesso da gestire.
Quindi, ora che abbiamo capito che le nostre camere cospirano contro di noi per rovinarci gli sfondi immacolati, ci basterà illuminare lo sfondo con 1,21 gigawatts di luce per ottenere il bianco etereo, vero? Ehm, no, nemmeno questo. Mi spiace guastare la festa ma c'è un altro problema: se la luce colpisce in maniera diretta l’obiettivo, quella luce comincia a rimbalzare a caso sui vetri della lente e a mangiarsi i contrasti (te l’ho spiegata alla “volemose bene”, ma alla fin fine è così); in gergo tecnico lo chiameremo flare: il flare è luce che rovina l’immagine. E’una luce poco collaborativa, incazzata, che a volte non può essere addomesticata..
Qui il flare s’è mangiato parte dello zigomo e dei capelli di Valentina, sulla sinistra. Avevo proprio esagerato con la potenza dei flash! Per eliminare un po’ di flare, ho spinto ombre e neri a palla, e ho perso dettagli nei capelli sulla destra! Quanti problemi!
Allora, ricapitolando: se c’è poca luce sullo sfondo bianco, la camera lo farà diventare un grigiastro pallido; se ce n’è troppa ed è diretta, la camera non ci capisce più nulla e si mangia i contrasti: come la vinciamo ‘sta guerra?
Non preoccuparti: non ti do una, ma tre soluzioni!
1) La prima soluzione è di sparare una luce (tipo un flash) sul fondo bianco, facendo attenzione che la luce non raggiunga il tuo soggetto: per capire se lo stai facendo bene, si dovrà vedere solo la silhouette della persona/cosa che stai fotografando, senza contaminazione dalla luce proveniente da dietro, senza parti visibili. Sagoma nera su sfondo bianco. Va da se’: ci vuole una luce potente e ben distribuita: se ci provi con una ring light, è probabile che non uscirà, è troppo debole! Se disponi di due luci identiche, prova a metterle parallele, sui due lati, puntate sullo sfondo, poi osserva il risultato: se il fondo luminoso è bianco, perfetto! Se ci sono delle parti più scure e altre più chiare, prova a muovere le luci fino a raggiungere una illuminazione che sia uniforme (è la cosa più importante!). Se proprio non funziona, vai alla terza soluzione, qui sotto!
2) La soluzione numero due è ancora più semplice, ma ti serve un qualche modificatore di luce (aka softbox, octabox, ombrello etc): invece di puntarlo sullo sfondo bianco, usa quello stesso alle spalle del soggetto come “parete” e scatta! Tutto qua! È una tecnica semplicissima e che personalmente uso spesso, cercando di fare attenzione al famigerato flare. Perché è facile che capiti. E comunque abbiamo dei rimedi a disposizione: per evitare che il nostro soggetto comincia a essere divorato dalla luce, si potrà:
Abbassare la potenza del flash,
Allontanare il soggetto dallo sfondo
Usare dei pannelli neri per isolare il soggetto dallo dalla luce che viene dallo sfondo
Mettere il paraluce alla lente
Tutte i punti esposti qui sopra contemporaneamente.
Qui Manuel aveva un flash piazzato proprio alle sue spalle!
3) La terza soluzione è forse la più sicura ma (un grande ma) richiede un po' di post-produzione, cioè ti tocca usare Photoshop o qualche software che sia capace di manipolare le immagini. La manovra è piuttosto semplice: ti basterà tranquillamente scattare con un fondo che non sia completamente bianco ma luminoso, e sostituire in seguito il nostro sfondo con un livello di bianco in photoshop e mascherare via il volto del nostro soggetto: è una manovra che richiede pochissimo sforzo e produce grandi risultati. Perché è la soluzione più sicura? Perché non ci saranno rischi di flare e perché le maschere di Photoshop possono essere aggiustate al millimetro. Ecco un esempio!
Come potete notare, ottenere uno sfondo bianco uniforme e pulito non è affatto facile. Se la spiegazione vi ha spaventato un po’, o se non c’avete capito molto, è normale, all’inizio! Come tutte le cose, è questione di un po' di pratica e pazienza. Vale la pena tentare di padroneggiare questa tecnica, perché è un look molto richiesto e apprezzato, sia per immagini professionali, sia per immagini più casual.
Una volta capito come ottenere uno sfondo bianco, avrete una tecnica utilissima a vostra disposizione!