Recentemente, ho (ri)cominciato a scattare con il sistema Sony, affiancato alla Fujifilm.
A essere onesti, è mia moglie a usarlo. Trovandomi sempre più nel settore matrimonialista, pensavo che una macchina full frame avrebbe incrementato la qualità del nostro lavoro, quindi ho investito in quella che credo fosse la camera perfetta per il genere, al momento, la Sony A74, accompagnata da due lenti: il Sony 35 GM 1.4 e la lente di cui parlerò in questo articolo, il Sony Zeiss 55mm 1.8.
Questa, più che una recensione, vuole essere una impressione sul campo, da parte di uno che di lenti ne ha usate un bel po’.
Partiamo dai miei criteri di valutazione: quando scelgo una lente, mi oriento in due direzioni completamente diverse: o la portabilità a scapito della qualità (lenti leggere, comode da portare in giro, generalmente economiche ma non troppo luminose) o la qualità di immagine (che significa lenti pesanti, costose e scomode ma assolutamente sensazionali per ciò che producono).
E se invece di scegliere una direzione o l’altra, potessi avere entrambe le cose? Esiste una lente leggera ed economica ma allo stesso tempo luminosa e di qualità assoluta? Finora, avevo sempre creduto che il compromesso migliore lo offrisse la Fujifilm.
Le lenti xf della Fujifiilm sono tutte disegnate con la portabilità in mente ma non risparmiano sulla qualità di immagine. Sono lenti davvero fantastiche. Ma sono lenti per apsc e a qualche livello, lo si percepisce. Si perde un po’ di tridimensionalità, di nitidezza, di “pop” dell’immagine, di colore e di velocità di messa a fuoco.
La magia della Fujifilm è in questa combinazione di portabilità e qualità.
Eppoi, un giorno d’estate, ho “scoperto” il Sonnar 55 fe. Scrivo “scoperto” tra virgolette perché avevo sempre sentito parlare di quella lente e avendo già provato diverse lenti Zeiss, sapevo cosa aspettarmi. Ma non mi aspettavo di amarla così tanto.
Il Sony Zeiss 55 f 1.8 unisce la portabilità Fuji, senza i piccoli compromessi della qualità di immagine di un sensore apsc. E’ leggerissimo (credo sui 280 grammi), però la qualità è senza compromessi. E’ nitido come una lama, ha un microcontrasto, una tridimensionalità, che ricorda le lenti medio formato e ha carattere di una lente “classica”, vintage, con quelle imperfezioni che le rendono uniche. Non solo. L’autofocus è velocissimo e super accurato (non ai livelli di un GM ma è comunque anni luce avanti ala maggior parte delle lenti Fujifilm). Inoltre, la focale è davvero versatile, soprattutto per gli eventi, ma anche per ritratti in studio e street photography.
La ciliegina sulla torta è il prezzo davvero accessibile: usata, in ottime condizioni, non supera le 550 euro. Per la qualità assoluta della lente, è un prezzo davvero super-accessibile!
Credo che il Sony Zeiss 55 sia sul podio delle mie lenti preferite. Ma ha qualche difetto?
Non nel senso canonico: un difetto potrebbe essere che fa tutto bene ma nulla in maniera sbalorditiva.
Non è super luminoso (f1.8 non è f 1.2) non è veloce e accurato come un GM, non ha bokeh pittorico, non è ipercorretto e presenta imperfezioni in particolari situazioni di luce. Insomma: è una lente che mostra i segni del tempo e potrebbe sembrare soltanto “buona” o superata.
Tuttavia, secondo me questa somma di “imperfezioni” non la rendono una lente peggiore: le donano carattere, la rendono unica.
Per concludere, questa è una lente che raccomando davvero a chiunque possieda un sistema Sony. Se poi sei nel settore matrimonio/eventi, allora devi assolutamente prenderla in considerazione!